È una vera fortuna, per il Cavalier Bellachioma, che da tre anni e mezzo la Rai, sull'esempio di Mediaset, abbia smesso di dare notizie. Altrimenti, per esempio, si saprebbe che la Procura di Milano sta per chiedere il suo rinvio a giudizio per appropriazione indebita aggravata, falso in bilancio e frode fiscale per aver distratto 280 milioni di euro dalle casse Mediaset, ingannato gli azionisti e sottratto al fisco 124 miliardi di lire. Invece, sui principali tg, silenzio di tomba. Il tutto mentre contribuenti inferociti scrivono a Palazzo Chigi per comunicare i fantasmagorici risparmi ottenuti grazie al cosiddetto taglio delle tasse. Il signor Edgardo Piantieri di Teramo gli ha spedito un assegno circolare di 1.42 euro, con questa letterina: «Egr. Sig. pres. del Consiglio, epocale. Veramente epocale la riduzione delle tasse. Sono un dipendente della Provincia di Teramo: la busta paga di gennaio è stata “pesante”, mi sono entusiasmato a tal punto che mi veniva da piangere per l'aumento pari a Euro 1,42 (netto). Dopo essermi ripreso con un buon caffè (0.80), non sapendo come spendere o investire il resto (0.62), ho deciso di inviarLe tramite assegno circolare l'intero importo della mia riduzione delle tasse. Sono sicuro che Lei saprà come spenderli, per il bene del nostro grande Paese. Grazie. P.S. Se poi trova il tempo per rinnovare il contratto dei Pubblici dipendenti, La ringrazio». Ecco, se potessero ancora lavorare in Rai, Biagi, Santoro e Beha avrebbero invitato il signor Edgardo per raccontare i suoi formidabili risparmi. Ma ora siamo certi che Vespa, Masotti e Berti (quello di «Berti e riberti», il prozio di Vittorio Orefice) se lo strapperanno di mano per raffrontare il suo formidabile risparmio fiscale con quello del Cavalier Peluria: 760.154 euro annui, secondo i calcoli dell'Espresso.Se la Rai desse ancora le notizie, avrebbe mostrato la cerimonia di chiusura dell'ultimo tratto dell'autostrada Messina-Palermo, inaugurato in pompa magna (soprattutto pompa) alla vigilia di Natale alla presenza di Berlusconi, Cuffaro e alcuni incensurati. Motivo della chiusura: l'asfalto cede perchè, spiegano i tecnici, «è stato messo su fondo bagnato, compromettendone la stabilità». L'hanno incollato con lo sputo, per fare in fretta: Silvio e Totò volevano inaugurare almeno qualche chilometro di grandi opere (avendone promessi a migliaia) nei tempi previsti. Ma, se tutti i tg hanno mostrato l'inaugurazione, nessuno ha mostrato la chiusura. Fortuna che esistono anche i giornali, altrimenti gli automobilisti si metterebbero per la strada convinti che esista davvero. E la troverebbero chiusa. Forse Biagi, Santoro e Beha una notizia così l'avrebbero data, anche perchè le grandi opere campeggiano al punto 5 del Contratto con gl'Italiani, da cui dipende la ricandidatura del Foltocrinito alle elezioni del 2006. Si attende con ansia uno speciale Porta a Porta sul tema, con o senza scrivania di ciliegio. Titolo: «Le grandi opere, da Palermo al passante di Mestre». Passante, si fa per dire. Visti i risultati, meglio riconiugare il participio: «passato di Mestre». Se la Rai desse ancora le notizie, approfondirebbe pure l'increscioso incidente accaduto a Camilla Parker Bowles, promessa sposa di Carlo d'Inghilterra, dichiarata «indesiderata» dall'amministrazione Bush «perchè divorziata». Che accadrà quando l'amico George scoprirà che è divorziato anche Berlusconi? Non vorremmo che dichiarasse indesiderato anche lui. Ne farebbe una malattia. Come minimo, gli si guasterebbe la permanente.Ma ora, tenetevi forte: proprio nell'ultimo scorcio di legislatura, la libera informazione torna alla grande persino al Tg1 e al Tg2. È appena nata, infatti, l'associazione «Libera stampa», fondata dai vicemimun Alberto Maccari e Francesco Pionati, dal caporedattore politico del Tg1 Cesare Pucci, dai conduttori del Tg1 Attilio Romita e Susanna Petruni, nonchè dai redattori politici Ida Peritore e Angelo Polimeno, e dall'inviato del Tg2 Emilio Albertario. La sigla dell'indomito pool, che ha sede nell'ufficio di Pionati, è tutta un programma: «Li.Sta». E così la cerimonia di battesimo, in un noto ristorante romano, alla presenza del ministro Gasparri.In effetti i maligni assicurano che i Magnifici Otto sono tutti berlusconiani devoti. Romita e la Petruni hanno amorevolmente seguito Bellachioma per anni, prima della meritata promozione a conduttori. La Petruni, il 1° luglio 2003,pensò bene di non trasmettere l'imbarazzante sonoro del premier che dava del «kapò nazista» a Martin Schulz. E si guadagnò una citazione sul prestigioso "Financial Times" che, a proposito del filmato muto, commentò: «Neanche il telegiornale sovietico di Breznev avrebbe saputo far meglio». Seguì, immediata, la promozione. Prima uscita pubblica di Li.Sta: un dibattito con Storace e Bertinotti, doviziosamente ripreso dal Tg1 delle 17, delle 20 e delle 24. Il servizio, commissionato da Pucci e lanciato in studio da Romita, era firmato da Polimeno. Tutto in famiglia.
marco travaglio
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